Articolo da “Eco di Bergamo” A Dalmine solo rifiuti bergamaschi
DALMINE Stavolta la mossa a sorpresa sui rifiuti campani non è stata della questura. La novità l’ha cercata negli ultimi giorni, a quanto pare trovandola, l’onorevole di Forza Italia Gregorio Fontana , eletto nel collegio 22 di Dalmine: «Ho ottenuto rassicurazioni a livello governativo e in Regione sul fatto che a Dalmine non saranno più bruciati rifiuti non prodotti in Provincia di Bergamo». E in effetti, fino a ieri, nemmeno l’ombra di rifiuti campani destinati alla Rea. Dopo la conferenza stampa di Giancarlo Giorgetti, segretario nazionale della Lega Lombarda, svoltasi sabato di fronte all’impianto, e una domenica trascorsa con un picchetto simbolico, gli ultimi due giorni di presidio leghista si sono protratti tra dubbi e sospetti: «Sabato la nota di “Lombardia notizie” che parlava di conferimenti di rifiuti verso la conclusione – commentava lunedì il consigliere regionale leghista Daniele Belotti – suonava molto come una presa in giro».
«Perché a Trezzo l’immondizia di Bassolino arriva e qui no?», «Dov’è la polizia tanto presente settimana scorsa?»: queste le domande dei militanti fino a ieri mattina. Di forze dell’ordine neanche l’ombra, mentre i leghisti sono rimasti in attesa di camion di pattume. Le notizie arrivate nel pomeriggio da Trezzo hanno rafforzato la situazione d’incertezza, visto che 232 tonnellate di rifiuti salernitani, stoccate su nove camion, erano state fatte accedere all’impianto della Prima srl, scortate dai carabinieri contro le proteste leghiste. Una prima risposta ai dubbi della Lega arriva alle 16,30 con un comunicato dell’onorevole Gregorio Fontana (Forza Italia), eletto nel 2001 nel collegio di Dalmine anche con i voti della Lega: «L’inefficienza e l’inettitudine dell’amministrazione di sinistra di Bassolino non potrà rappresentare mai più l’alibi per dirottare sull’inceneritore di Dalmine carichi di rifiuti non previsti. Sono soddisfatto delle rassicurazioni ottenute in questo senso sia a livello governativo che dalla Regione Lombardia, direttamente dall’assessore Maurizio Bernardo».
«Questa decisione è giustificata anche dalla particolarità dell’impianto dalminese – continua il comunicato – costruito qualche anno fa dalla precedente amministrazione leghista con lungimiranza, per provvedere allo smaltimento di rifiuti della sola Provincia di Bergamo. Dopo l’entrata di pochi camion campani nei giorni scorsi, da parte di Forza Italia c’è ora un impegno a non ammettere deroghe per l’inceneritore dalminese. Mi auguro -conclude – che possano cessare le proteste non più comprensibili, che si rifanno solo al surriscaldamento del clima elettorale».
L’assessore regionale Maurizio Bernardo di Forza Italia, competente in materia di rifiuti, ieri, fino a sera, non si è reso reperibile per confermare o smentire la novità. Qualche indiscrezione è emersa da altri assessorati, secondo cui qualcosa si sarebbe mosso, nella stanza dei bottoni regionale, sui rifiuti campani. «Senza scendere nello specifico dei calcoli relativi ai rifiuti conferiti a Dalmine e Trezzo – dichiara l’assessore all’Ambiente, Franco Nicoli Cristiani – a me risulta che lo smaltimento di 1.000 tonnellate sia pressoché concluso». Sarà, ma secondo i calcoli fatti dalla Lega, che comunque non è riuscita ad ottenere i formulari dei conferimenti effettuati agli inceneritori lombardi, le tonnellate di rifiuti smaltite a Dalmine sarebbero state solo 200, sui 10 camion arrivati settimana scorsa. Di fatto, però, sembra che da ieri la convenzione tra Rea Spa e Comune, per lo smaltimento di soli rifiuti bergamaschi, possa godere del massimo rispetto.
Ma che le rassicurazioni di cui parla l’onorevole di Forza Italia non si siano ancora tradotte in atti ufficiali lo conferma il sindaco di Dalmine Francesca Bruschi (centrosinistra): «Io so che dal 17 aprile la Rea ha una linea in manutenzione e quindi non può ricevere rifiuti non bergamaschi. Può venirmi il dubbio che il conferimento non avvenga per tale questione tecnica e non ho note della Regione che mi comunichino lo stop definitivo di conferimenti extra a Dalmine. Posso solo prendere atto che all’interno della Casa delle Libertà ci sono posizioni diverse».
La Rea conferma la manutenzione in corso di una linea, non esprimendosi però sull’eventualità di uno stop definitivo per i rifiuti campani, non avendo ricevuto comunicazioni ufficiali. «L’eventualità di un fermo per Dalmine comunicata da Fontana è di certo a conoscenza di Roberto Formigoni, che avrà preso delle decisioni a ragion veduta, valutando bene la situazione – dichiara il presidente della Provincia, Valerio Bettoni -. Sarebbe positivo che rifiuti campani non arrivassero più alla Rea, ma non posso non ricordare che in questi 10 giorni qualcuno ha scatenato una tempesta in un bicchier d’acqua a scopi elettorali».
Per la Lega, dopo 10 giorni in trincea, ora non basta certo un comunicato di Forza Italia per smontare i gazebo. Ieri l’onorevole Stucchi, all’estero con la commissione parlamentare Politiche comunitarie, non ha potuto commentare la vicenda. Per la Lega si è espresso il consigliere regionale Daniele Belotti : «Anzitutto il problema non è solo Dalmine. La nostra questione di principio resta, visto che a Trezzo i rifiuti campani stanno ancora arrivando e quindi lo stato di crisi a livello regionale non migliora. Comunque ciò che Fontana afferma o è una presa in giro per farci smontare la protesta oppure è la Lega ad aver vinto, almeno sul fronte bergamasco. I picchetti della Lega potrebbero aver fatto recedere Forza Italia dalla posizione assurda assunta in Regione da Formigoni e Bernardo relativamente alla Campania. Mi fa piacere che, con un ritardo di circa una decina di giorni, un onorevole che brilla per la sua latitanza nel collegio 22 – dichiara Belotti – si sia mosso. Lo aspettiamo al nostro presidio che non termina certo oggi (ieri per chi legge, ndr)».
Mentre i leghisti non vogliono saperne di lasciare il campo, resta da attendere un’eventuale conferma ufficiale di quanto comunicato da Fontana. Intanto ieri sera, dopo un’intensa giornata che ha coinvolto i gruppi politici regionali in una serie di incontri, in particolare tra Forza Italia e i Radicali di Alessandro Litta Modignani, è intervenuto direttamente il presidente Roberto Formigoni : «Una cosa è chiara: non c’è e non ci sarà alcuna crisi politica in Regione Lombardia», mentre il capogruppo di Forza Italia Giulio Boscagli ha fatto sapere di aver apprezzato il senso istituzionale dimostrato da Litta.
Armando Di Landro