Articolo da “Eco di Bergamo” Il Pirellone: solo rifiuti orobici
Manutenzione in corso, l’impianto non può ricevere altro materiale. La Lega: è merito nostro
DALMINE «Confermo a pieno quanto affermato ieri dall’onorevole Gregorio Fontana. Dopo i primi camion carichi di rifiuti campani smaltiti dall’impianto della Rea, nessun rifiuto non prodotto nella Bergamasca verrà più termodistrutto a Dalmine».
Sono le parole di Maurizio Bernardo (Forza Italia), assessore regionale ai Servizi di pubblica utilità, competente in materia di rifiuti. Una frase che suona come sigillo sull’asse dell’immondizia Napoli-Dalmine che negli ultimi giorni ha infiammato la politica locale, ma soprattutto quella regionale: il «niet» della Lega al pattume campano ha provocato uno stato di crisi latente che deve ancora trovare i suoi sbocchi.
Fontana (Forza Italia) è quindi riuscito a ottenere rassicurazioni da governo e Regione per far valere la convenzione tra Rea Spa e Comune di Dalmine, che prevede lo smaltimento di rifiuti solamente bergamaschi. Ieri il Comune ha ricevuto il rapporto di servizio della Rea inviato anche alla Provincia: sono state 293 le tonnellate di rifiuti del Sud smaltite a Dalmine, poco più della metà del quantitativo indicato dal presidente Roberto Formigoni il 9 aprile (500 tonnellate). I calcoli della Lega a fine settimana scorsa non erano poi così sbagliati, visto che si parlava di 200 tonnellate.
E proprio da quel dato erano sorti i dubbi sotto i gazebo padani della protesta: i leghisti si chiedevano come mai non arrivassero più camion da Napoli, mancava all’appello buona parte dell’immondizia prevista. Le domande avevano trovato una risposta tecnica: la Rea dal 17 aprile ha avviato la manutenzione di una sua linea di smaltimento che durerà fino al 7 maggio, abbassando pertanto la capacità di termodistruzione e non potendo ricevere rifiuti extra. Invece è ormai chiaro che la soluzione della vicenda è stata politica.
Ma la Lega non ci sta: lo stop su Dalmine, dice, è un merito lumbard. «La gente sa chi ha organizzato i picchetti per dieci giorni e chi ha minacciato la crisi in Regione contro l’arrivo di rifiuti del Sud – dichiara il consigliere regionale Daniele Belotti -. Il risultato è nostro almeno per quanto riguarda la Rea. La Regione ha fatto marcia indietro a metà strada, visto che le tonnellate smaltite sono state poco più della metà di quelle previste».
Partita chiusa nella Bergamasca, ma non in Regione: i portavoce di Formigoni hanno fatto sapere che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi insiste affinché la Lombardia non interrompa l’azione di solidarietà verso la Campania e che il governatore regionale intende continuare col «suo senso di responsabilità di fronte all’emergenza». Nuovo pattume continuerà quindi ad arrivare a Trezzo e probabilmente entreranno in gioco altri impianti. Il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, ha chiesto personalmente a Berlusconi una sospensiva dell’invio dei rifiuti: «Il premier mi darà una risposta oggi. Credo ci sia disponibilità. Senza la sospensiva si va a uno scontro che porterà delle difficoltà in Lombardia».
Armando Di Landro