Camera «virtuosa» In tre anni risparmi per 223 milioni
Per il quarto anno consecutivo la Camera dei deputati riduce le proprie spese di funzionamento: è quanto emerge dal bilancio 2015 della Camera approvato nei giorni scorsi; il documento prevede per l’ anno in corso una spesa di 986,671 milioni di euro, con una riduzione pari al 4,87 per cento rispetto al 2014. Gregorio Fontana, deputato di Forza Italia, questore e membro dell’ Ufficio di presidenza della Camera, sottolinea che «dopo dieci anni la spesa della Camera scende sotto il miliardo di euro. Negli ultimi tre anni la Camera ha fatto risparmiare allo Stato, tra minori somme richieste in dotazione e risparmi restituiti, 223 milioni di euro: 50 milioni di minori dotazioni chieste ogni anno, oltre a 10 milioni di euro di risparmi nel 2013, 28,3 milioni nel 2014 e 34,7 milioni nel 2015. Dal 2005 a oggi, a Montecitorio sono stati effettuati tagli del venti per cento». L’ Istituzione parlamentare, prosegue Fontana, «si è così impegnata a dare il proprio contributo per la riduzione delle spese, in un momento in cui è necessario essere austeri e rigorosi nella gestione delle pubbliche risorse». Ciò è stato possibile, prosegue il parlamentare azzurro, «grazie a misure drastiche e doverose, quali, per esempio, il contenimento e il blocco dell’ adeguamento automatico degli stipendi dei parlamentari e del personale della Camera e il taglio degli affitti d’ oro». In particolare, Fontana ricorda che «lo stipendio base dei parlamentari è ormai bloccato da tempo a circa 5.000 euro, a fronte di uno stipendio dei magistrati, al quale è collegato per legge, adeguato a quasi 8.000 euro». Sono stati effettuati taglia anche sulle retribuzioni del personale della Camera: «Su 1.200 dipendenti – sottolinea Fontana – quasi 700 guadagnavano più dei parlamentari e 100 più del presidente della Repubblica. Era una situazione insostenibile. Ora sono stati posti dei tetti massimi già in vigore e che non possono essere superati, anche se questo ha aperto dei contenziosi». Fontana pone l’ accento anche sulla «riqualificazione della spesa effettuata in questi anni: dall’ inizio della legislatura è stato abbandonato il sistema dell’ affidamento diretto per gli acquisti per il funzionamento della Camera e vengono, invece, effettuate gare d’ appalto. Ciò ha consentito notevoli risparmi. Ulteriori risparmi sono stati ottenuti riducendo in modo notevole le consulenze». La riduzione delle spese per il funzionamento della Camera, prosegue l’ esponente azzurro, «è un contributo concreto per dare il buon esempio e per correggere sprechi ed errori commessi in passato: la Camera deve essere in prima fila per cercare di fare in modo che la politica possa recuperare la propria immagine». Fontana assicura che «quello della riduzione della spesa per Montecitorio è, ormai, una tendenza consolidata; nel panorama dei poteri pubblici quello della Camera è un esempio virtuoso: se tutte le altre istituzioni avessero fatto lo stesso, oggi il debito pubblico italiano sarebbe sicuramente più basso e avremmo maggiori risorse per i servizi pubblici». «Come questore della Camera – conclude così Gregorio Fontana – e, in particolare, come deputato bergamasco non posso che esprimere soddisfazione per il lavoro fatto. Dopo anni di grandi sprechi e gravi errori, non è facile ripristinare la buona immagine della politica. Ma questa è la strada da seguire, con concretezza e determinazione»
Articolo de L’Eco di Bergamo – Gianluigi Ravasio.