«L’annunciata soppressione del Tribunale di Treviglio è assurda, proprio ora che con il completamento di grandi infrastrutture la Bassa bergamasca sta incrementando la propria densità di attività produttive».
A sostenerlo è l’onorevole Gregorio Fontana, parlamentare bergamasco del Pdl, candidato alla Camera nella circoscrizione Lombardia 2. Lo ha evidenziato ieri pomeriggio a Treviglio nell’incontro sui temi della giustizia promosso dal locale gruppo consiliare Pdl, al quale hanno preso parte anche l’ex sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, e il vice capogruppo Pdl al consiglio provinciale, Alessandro Sorte, candidato alle regionali.
L’onorevole Fontana ha annunciato di volersi battere per evitare che una struttura giudiziaria consolidata e ben radicata come quella trevigliese possa chiudere i battenti: «Dobbiamo dare un segnale politico forte, perché mai come in questo ultimo anno abbiamo dovuto combattere, in particolare nella Bassa, per cercare di difendere i presidi dello Stato sul territorio. Questo è avvenuto per la presenza delle forze dell’ordine – ha sostenuto – e la battaglia continua per quanto riguarda la sede giudiziaria del tribunale di Treviglio. L’indice di presenza dello Stato è estremamente positivo per il cittadino e indica uno sviluppo positivo dell’economia sul territorio. Lo Stato che vogliamo tagliare è quello inefficiente non quello che aiuta il cittadino come è la possibilità di avere giustizia su una fetta della nostra provincia così ad alta densità economica».
Il parlamentare del Pdl ha preso in esame il riordino della geografia giudiziaria: «Nessuno mette in dubbio la necessità di un riordino dell’assetto territoriale giudiziario del nostro ordinamento, ma ciò deve essere fatto con avvedutezza. Il cittadino non deve avere difficoltà nel rapporto con la giustizia, se invece allontaniamo anche le sedi giudiziarie allora lo specifico rischio c’è». Da qui la proposta di trovare soluzioni valide e consone al territorio: «Ritengo che sia più utile lavorare per l’accorpamento della sezione trevigliese con quella di Crema o con quella di Cassano – ha evidenziato – e far nascere così un “Tribunale dell’Adda”. Abbandonando l’obsoleto criterio della territorialità provinciale, risparmieremmo senza danneggiare cittadini e imprese». Da parte dell’onorevole Fontana una critica al Governo Monti: «Ha attuato maldestramente un provvedimento di riorganizzazione e conseguente taglio delle sedi giudiziarie che, malgrado partisse da un presupposto giusto, ovvero quello del risparmio e dell’ottimizzazione delle risorse, nella proposta approvata dall’esecutivo avrà un effetto negativo. Per questo in Parlamento ci siamo opposti». Sulla possibilità di modificare la legge, che per ora prospetta la chiusura del tribunale di Treviglio, l’ex sottosegretario Giacomo Caliendo ha detto: «È ancora possibile modificare il provvedimento perché i tempi tecnici ci sono: ci vuole la volontà e la forza politica per poter affermare questo obiettivo. Il 12 settembre è il termine di efficacia del provvedimento ma la legge delega oltre a prevedere questo termine, contempla la possibilità di correttivi nei due anni successivi, quindi lo spazio c’è per raddrizzare la situazione». Caliendo ha concluso annunciando che nel loro programma «verrà attuata la riforma del processo civile, perché una giustizia che funziona per le imprese e per i cittadini è un volano di sviluppo».
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