Fontana (FI): “foto e video già ora limitati per tutelare privacy e ordine in Aula”.
Gregorio Fontana, deputato Questore della Camera dei Deputati, ha dichiarato:
“Già ora fare foto e video non è consentito per prassi e la cosa non la dico io ma lo ricordava il Vice Presidente della Camera del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio mentre presiedeva l’aula il 6 settembre scorso: “..ricordo che qui vige una prassi per la quale le fotografie e le riprese televisive non sono possibili all’interno dell’aula. Questo non toglie che gli organi competenti della Camera possano rivedere questa regola, però intanto invito a non reiterare questi comportamenti..”.
Le norme però a mio parere devono essere chiare proprio per evitare continue discussioni. La proposta che ho sottoscritto, insieme ai deputati Dambruoso e Fontanelli, è dunque una ipotesi di lavoro che ovviamente dovrà essere discussa prima dalla Giunta del Regolamento e poi dall’Aula. In tale occasione sarà utile aprire una riflessione sul fatto se sia giusto che i deputati, pagati per fare altro, stiano tutto il giorno a giocare con il telefonino facendo foto e video come dei turisti in gita. E’ successo più volte che alcuni deputati si siano messi a filmare o fotografare altri colleghi disturbando l’aula con i flash o peggio provocando discussioni e litigi al limite della rissa, turbando così gravemente l’ordinato svolgimento dei lavori parlamentari. Vi sono poi delicati profili riguardanti la privacy, quando queste riprese non riguardano momenti che attengono l’attività di parlamentare, la cui pubblicità è peraltro assicurata dai resoconti, dal sistema diretto audio televisivo, dai giornalisti, dagli operatori televisivi e dai fotografi presenti in aula in apposite tribune. Personalmente mi sono sempre opposto a norme che possano essere lesive della libertà dei deputati di manifestare anche con forza le loro idee ma qui i problemi evidentemente sono altri. Inviterei i deputati del Movimento 5 Stelle quindi ad un confronto approfondito e serio anche su questa materia, possibilmente al di fuori della propaganda.”