Fontana: “Polverone politico per nulla. Veltroni ormai è succube di Di Pietro”.
Intervista pubblicata su “L’Eco di Bergamo” in data 22 giugno 2008 |
“Mi sembra che siamo di fronte a una grave responsabilita’ anche di Mancino, che ora si mette a parlare a nome della Corte costituzionale. È forse il caso che ognuno faccia il suo mestiere, mi vorrebbe da dire”. Così il parlamentare bergamasco Gregorio Fontana (Popolo della Liberta’), Segretario di Presidenza della Camera dei deputati, commenta l’intervento del vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura che ieri, a proposito della norma blocca-processi, ha bacchettato la maggioranza, affermando che “la politica non puo’ eludere le leggi perche’, sino a quando l’azione penale e’ obbligatoria, non si puo’ chiedere ai magistrati di non fare i processi”. Fontana replica: “Il vice presidente del Csm faccia il suo mestiere. Anticipare giudizi di un altro potere dello Stato e’ assai curioso. Le opinioni personali, quando si rivestono cariche come quelle di Mancino, forse dovrebbero essere risparmiate all’opinione pubblica”. Il deputato bergamasco poi ricorda come “scontri di questo tipo si sono gia’ visti in passato. E tutte le volte che la sinistra, che in Parlamento ora e’ di fatto agli ordini di Di Pietro, perde le elezioni, cerca una sponda nei magistrati. E Di Pietro non mi sembra che faccia parte del Pd”. Fontana entra poi nel merito delle tanto discusse norme sui processi e sul “ritorno” del lodo Schifani. Dice: “Si e’ sollevata un polverone politico per nulla. In realta’ siamo di fronte a un emendamento al pacchetto sulla sicurezza che intende snellire i processi e far sì che vengano celebrati quelli per i reati piu’ gravi. I giudizi non vengono cancellati, ma slittano solo di un anno proprio per consentire ai magistrati di occuparsi subito dei reati di maggiore allarme. Si tratta di fare una selezione e questa norma permette ai magistrati di occuparsi dei fatti più gravi”. E per quanto riguarda il lodo Schifani? |