Fontana: «Un assessore del Pdl al Pirellone»
Articolo pubblicato su L’Eco di Bergamo in data 21 febbraio 2013 |
In sostanza è il solo candidato del centrodestra sicuro della riconferma a Roma: Gregorio Fontana, deputato uscente e al secondo posto di Lombardia 2 dietro Mariastella Gelmini. Rischia anche di essere il solo rappresentante bergamasco del centrodestra a Roma. «No, non direi. Sono ottimista sul fatto che il Pdl consegua un ottimo risultato e che questo consenta anche ad Enrico Piccinelli e Marco Pagnoncelli di entrare al Senato. Faremo bene anche in Regione, dove rivendichiamo già un assessore bergamasco per il Pdl». Cosa teme di più, il centrosinistra o i grillini? «Temo la distrazione della gente dalla posta in gioco. E questo può succedere sia votando Grillo, pensando in questo modo di protestare, mentre invece dai il tuo consenso ad un No Tav o ad un esponente dei centri sociali mascherato: perché la stragrande maggioranza dei grillini sono questo. Ma anche non andando a votare pensando che siamo tutti uguali». Lo pensano in molti… «E, scusate, sbagliano. Qui ci sono in campo due prospettive: la nostra che vuole far ripartire l’economia tagliando la spesa, le imposte e facendo riforme strutturali. Dall’altra parte il partito del tassa e spendi, la santa alleanza già dichiarata tra Monti e la sinistra». Ma è più importante per voi vincere in Lombardia o alle politiche? «Credo sia più importante per l’Italia far sì che ci sia un governo, a Roma come in Lombardia, capace di risolvere i problemi degli italiani e la crisi economica. E questa si risolve appunto con la nostra ricetta. E non lo dice Gregorio Fontana, ma il Financial Times». Udite, udite… «Eh sì. L’editorialista Wolfgang Monchau ha scritto che le proposte di Berlusconi sono ragionevoli dal punto di vista economico, e che la sua strategia è sensata. Una volta tanto che il Financial Times fa un endorsement al centrodestra, direi che è meglio ricordarlo». Le priorità per i prossimi 5 anni? «L’imperativo categorico per tutti è far ripartire il Paese: e questo può avvenire se si muove il Nord e la nostra provincia. L’attenzione che il Pdl ha al territorio non è separatista o non solidale, ma parte proprio da questa idea: se non riparte l’area più produttiva del Paese non lo fa nemmeno l’Italia». E nello specifico di Bergamo? Penso alle infrastrutture, una battaglia che stiamo conducendo da molti anni con importanti risultati, nonostante lo scetticismo della sinistra: dalla quarta corsia dell’A4 allo sblocco di Brebemi, passando per il raddoppio e il quadruplicamento ferroviario. Per la nostra economia questi interventi sono come ossigeno, e per questo che bisogna continuare, sia sul versante del ferro che della gomma. Le risorse sono scarse e lo sappiamo, ma dobbiamo andare avanti, cominciando dallo sviluppo del nostro aeroporto che abbiamo difeso tenacemente in Parlamento». Quindi puntare su…? «Il completamento di Pedemontana, la fermata del treno a servizio dell’ospedale e il collegamento ferroviario con l’aeroporto». Il bello è che questo è il solo il primo round di una campagna elettorale che l’anno prossimo vedrà le amministrative. «Fa parte di un insieme continuo di impegni che hanno come punto di riferimento la politica e le scelte di campo. Ma…». Ma? «Fateci finire almeno questa campagna, poi ne riparliamo». |