Più poteri ai sindaci. Che vuole dire più mezzi e più risorse per affrontare i problemi della sicurezza. E’ quanto il ministro dell’Interno Roberto Maroni, ha annunciato ieri incontrando incontrando i 21 sindaci firmatari della Carta di Parma sulla sicurezza.
Il SocialistaLab ha chiesto l’autorevole parere dell’on. Gregorio Fontana, membro della Commissione Difesa della Camera dei Deputati. E’ un segnale importante che conferma la decisione già anticipata dal Governo di tenere in grande considerazione le esperienze territoriali dei Primi Cittadini. La conferma dell’ottimo operato dell’esecutivo arriva anche dall’appoggio bipartisan che ha avuto la proposta. Non solo i Sindaci che ‘giocano in casa’ ma anche quelli di differenti colori politici hanno espresso soddisfazione, è una ulteriore conferma che si sta percorrendo la strada giusta. Alcuni esempi ne sono Fabrizio Matteucci, sindaco di Ravenna, Flavio Zanonato per la città di Padova. È un percorso che deve accomunare l’intera penisola poiché in tutte le regioni si sente l’esigenza di maggiore sicurezza.
A proposito di sicurezza, è di queste ore la pubblicazione dell’ennesimo sondaggio dal quale emerge che il 90% dei cittadini non si sente sicuro.
Questi dati non sono affatto una sorpresa, è un problema molto sentito. Sono tanti i provvedimenti da prendere e il Governo sta procedendo in questa direzione, l’aumento dei poteri ai sindaci è solo uno dei tanti punti del pacchetto sicurezza. D’altra parte anche il Prefetto Antonio Manganelli pochi giorni fa ha lanciato un campanello d’allarme, parlando di ‘indulto quotidiano’. La forte denuncia del Capo della Polizia sulle difficoltà lavorative delle forze dell’ordine deve far riflettere sulla gravità della situazione.
Parlare di sicurezza, oggi più che mai, significa anche analizzare la problematica delle espulsioni in Italia. La proposta di introdurre il reato di immigrazione clandestina ha creato dei dissapori nella maggioranza, con le posizioni un po’ più drastiche della Lega. Stempererei un pò la tensione poiché, come ha anche osservato Berlusconi, parlare di divisioni è eccessivo, sembra più una forzatura giornalistica. Il provvedimento è nel disegno di legge e non nel decreto legge proprio per dare la possibilità alle forze politiche di confrontarsi ed analizzare il problema con la dovuta calma cercando le soluzioni più appropriate. Una cosa è certa, i giornali hanno tanto paventato lo spettro di un affollamento nelle carceri, possibilità che non esiste proprio. Introdurre il reato di immigrazione clandestina consentirebbe solo al Governo di avere uno strumento giuridico per effettuare delle espulsioni immediate, i clandestini non sarebbero detenuti nelle strutture penitenziarie italiane.
La prostituzione. E’ giusto o no considerare reato l’adescamento? Anche in questo caso appoggio la decisione del Ministro Maroni di spostare il delicato argomento nel disegno di legge, non nel decreto. Bisogna chiarire bene la portata delle proposte, non cadere in equivoci. Un tema di tale importanza non riguarda solo l’ordine pubblico ma deve essere affrontato con la necessaria attenzione che compete ad una sfera che tocca la dignità della donna.
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