«Noi facciamo squadra per il territorio: a tutti i livelli e nei fatti». Il Pdl entra nel vivo della campagna elettorale per il Pirellone, facendo il punto di quanto realizzato finora sull’asse Comune-Provincia-Regione-Governo: ovvero quel «filotto» che, visto da centrodestra, sarebbe un valore aggiunto ma che visto dal versante opposto non è proprio tutta ’sta cosa. Come più volte sottolineato dal centrosinistra a Palafrizzoni in occasione della discussione sulle linee programmatiche.
Gregorio Fontana, deputato e commissario pro tempore del partito (il coordinatore Carlo Saffioti e il vice Pietro Macconi sono ambedue candidati al Pirellone e si sono quindi autosospesi dalle cariche) la pensa in modo diverso dalle opposizioni, e sciorina una serie di dossier che fanno riferimento area per area ad altrettanti ministeri. Diversi dei quali hanno fatto (o faranno) tappa a Bergamo, non senza polemica, come nel caso della recentissima puntata di Ignazio la Russa, titolare della Difesa, sabato per l’adunata degli Alpini: appuntamento che il centrosinistra ha preferito disertare, causa presunte strumentalizzazioni. «Noi portiamo i nostri rappresentanti sul territorio non per passerelle elettorali, ma per mostrare fatti concreti, e siamo orgogliosi di farlo: capisco l’imbarazzo del centrosinistra, visto che quando sono arrivati Prodi e Visco sono stati accolti dai fischi dei cittadini».
Tornando ai dossier, si parte appunto da La Russa «e dal fatto che la questione della caserma degli alpini sia stata riaperta: è un tema che aveva sollevato l’allora ministro Mirko Tremaglia, rilanciato poi dal sottoscritto e dal collega Giorgio Jannone». Ma anche la presenza delle penne nere a sorvegliare le strade «fermo restando che per noi la priorità è il rafforzamento di polizia e carabinieri». E su questo versante, Fontana ricorda «il potenziamento della loro presenza a Zingonia e il ripristino della motovedetta sul lago d’Iseo».
Il capitolo economico si apre con l’accordo per le caserme e «il pressing per trovare una soluzione tramite il sottosegretario Luigi Casero per Sant’Agata». Alle Attività produttive (dove da qui a fine elezioni saranno passati il ministro Claudio Scajola, il vice Paolo Romani e il sottosegretario Stefano Saglia) va ascritto l’imminente avvio «della rete d’imprese per l’energia», ma anche l’avvio dei servizi di e-governement, dove Palafrizzoni è il primo Comune d’Italia per determinate procedure da espletare on line. Attenzione anche al lato sociale dell’economia e della crisi in corso «con i tavoli per la Tenaris e la nuova Pansac voluti dal ministro Sacconi, molto attento al progetto di rilancio della Valle Seriana» come il collega Scajola: all’agricoltura «con il salvataggio del centro di cerealicoltura di Stezzano, per il quale bisognerà però trovare nuove formule che ne garantiscano la presenza in futuro».
Medesimo impegno, visto da centrodestra, per le infrastrutture «con la mozione che impegna il governo ad investire sul trasporto pendolari presentata da me alla Camera e da Alessandra Gallone al Senato, perché questa è la vera priorità, elevare i livelli di un servizio indegno per una Regione economicamente e socialmente all’avanguardia come le Lombardia». In più, le pressioni su Altero Matteoli per risolvere il problema dell’innesto diretto della Bergamo-Treviglio sulla Milano-Brescia, il mitico «salto di montone». Con uno sguardo anche «al sistema aeroportuale del Nord, dove Orio è centrale» e il ministro ha annunciato l’intenzione di convocare dopo le Regionali una serie di tavoli per risolvere la querelle Brescia-Verona su Montichiari, ostacolo alla possibile ed auspicata estensione ad Est del patto tra gli aeroporti.
Capitolo cultura: la recente visita di Sandro Bondi «ha portato alla sua disponibilità per una compartecipazione al recupero del Teatro Donizetti tramite i fondi Arcus e a fare di Bergamo sede di un importante evento per i 150 anni dell’Unità d’Italia» conclude Fontana. Oltre ad un appoggio per il riconoscimento Unesco come città fortificata e alla candidatura di Bergamo capitale europea della cultura.
«Con questa filiera abbiamo ottenuto risultati a tutti i livelli» spiega la Gallone (vicecommissario del Pdl): «Noi continuiamo a fare campagna elettorale con i fatti, lasciamo alla sinistra gli attacchi della disperazione e polemiche pretestuose. Siamo pronti a valutare controproposte, ma finora sanno solo fare polemiche sterili». D’accordo la coppia di candidati nel listino regionale, i soli presenti visto che i 7 della corsa su base provinciale erano in tutt’altre faccende affaccendati, ovvero legittimamente a caccia di voti: «Dalla Regione quest’anno sono arrivati per la prima volta più soldi per Bergamo che per Brescia», commenta Macconi. «Il governo del fare è metodo e strumento dell’azione di Roberto Formigoni al Pirellone2» aggiunge il sottosegretario regionale Marco Pagnoncelli: «A livello nazionale e regionale stiamo lavorando in simbiosi».
|