Incontro con l’ex sottosegretario Caliendo (PDL): «Giustizia civile efficiente volano per lo sviluppo»
Fontana: «Esigenza sentita in particolare in zone ad alta densità produttiva come la Bassa.
Sbagliato sopprimere la sezione di Treviglio, lavoriamo per l’accorpamento con Cassano»
Bergamo, 8 gennaio 2013
«Negli scorsi anni l’attenzione dell’opinione pubblica, e della politica, si è concentrata moltissimo
sulla giustizia penale. Giusta preoccupazione, ma bisogna lavorare anche sull’efficienza della
giustizia civile». A dirlo è stato l’ex Sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo (Il Popolo
della Libertà), durante l’incontro sui temi della giustizia promosso dal locale gruppo consiliare
del PDL che ha avuto luogo oggi a Treviglio, alla presenza, fra gli altri, dell’Onorevole Gregorio
Fontana (parlamentare bergamasco del PDL candidato alla Camera nella Circoscrizione
Lombardia 2) nonché del vice capogruppo PDL al consiglio provinciale Alessandro Sorte
(candidato alle regionali) e del vice coordinatore provinciale (nonché assessore trevigliese)
Basilio Mangano.
«Un paese moderno, come è l’Italia, non può permettersi di non avere un sistema giudiziario
capace di stare al fianco dei cittadini e delle aziende – ha proseguito Caliendo – Uno degli
strumenti per incentivare gli investimenti risiede in procedimenti giudiziari snelli e chiari, così da
non intralciare il lavoro delle imprese. Per questo, nel nostro programma di governo prevediamo
di attuare la riforma del processo civile, perché una giustizia che funziona per le imprese e per i
cittadini è un volano di sviluppo».
Il Governo Berlusconi, secondo Caliendo, ha operato per ammodernare le procedure della giustizia
civile in Italia: «Il problema più grave è quello (denunciato da più parti) della giustizia-lumaca. Nel
2010 la media della durata dei processi è stata di 850 giorni per arrivare a una sentenza di primo
grado. Le resistenze corporative al cambiamento sono state e continuano ad essere moltissime,
ma l’introduzione (da parte dell’allora Ministro Angelino Alfano) di una figura come quella del
mediatore (ovvero i nuovi pacieri giudiziari) ha la potenzialità, se ben utilizzata, di contribuire a
ridurre l’arretrato dei tribunali, che resta uno dei macigni per la crescita del paese. Questa figura
professionale consente alle parti di trovare un punto d’accordo al di là degli aspetti strettamente
giudiziari».
«Il Governo Monti – ha dichiarato Gregorio Fontana – ha attuato maldestramente un
provvedimento di riorganizzazione e conseguente taglio delle sedi giudiziarie che, malgrado
partisse da un presupposto giusto, ovvero quello del risparmio e dell’efficientamento delle risorse,
nella proposta approvata dall’Esecutivo avrà un effetto negativo – ha affermato – Per questo in
Parlamento ci siamo opposti con ogni mezzo a questa riforma: il Sottosegretario Caliendo è stato
uno dei protagonisti del tentativo di correggere le storture del provvedimento».
«L’annunciata soppressione del Tribunale di Treviglio – ha concluso Fontana – è assurda, proprio
ora che (con il completamento di grandi infrastrutture) la Bassa Bergamasca sta incrementando
la propria densità di attività produttive. La presenza dello Stato sul tema è un indice di sviluppo
particolarmente rilevante, per questo ritengo che sia più utile lavorare per l’accorpamento della
sezione trevigliese con quella di Crema o con quella di Cassano e far nascere così un “Tribunale
dell’Adda”. Abbandonando l’obsoleto criterio della territorialità provinciale, risparmieremmo
senza danneggiare cittadini e imprese».