Moschee. Fontana (FI): “Sentenza della Corte costituzionale duro colpo alla sicurezza dei cittadini”.
“La bocciatura da parte della Corte costituzionale della legge della Regione Lombardia per la regolamentazione delle attività delle moschee rappresenta un duro colpo alla sicurezza di tutti i cittadini, islamici compresi- commenta il deputato bergamasco di Forza Italia Gregorio Fontana. La legge detta alcune elementari di convivenza urbana, che riguardano tutte le religioni. Ovviamente, c’è una differenza tra le religioni che hanno stipulato un’intesa con lo Stato e quelle che non hanno stipulato tale intesa. Per queste ultime, e dunque per l’Islam, si prevede una speciale convenzione con il comune interessato, che preveda la possibilità di revocare il permesso, in caso di accertamento di attività non previste nella convenzione. Inoltre, si prevedono alcuni accorgimenti logistici, concernenti le aree di parcheggio, la distanza da altri luoghi di culto, la sorveglianza, il benestare della popolazione residente, eccetera. Tutto si può dire, ma non che sia una legge liberticida. Essa nasce dall’esigenza di favorire un certo controllo sulle moschee, come avviene in tutti i Paesi del mondo, a cominciare da quelli islamici. Sappiamo tutti che molti luoghi di culto islamici in Occidente, con i loro “imam fai-da-te”, specie nelle periferie urbane, stanno diventando delle fucine per la diffusione del radicalismo islamico. È un problema che va affrontato, con una politica di razionalizzazione degli edifici di culto. Il governo non se ne cura, ma in compenso fa ricorso davanti alla Corte costituzionale contro la legge della Regione Lombardia. A pagarne le spese saranno i cittadini lombardi, che si sono visti bocciare un progetto-pilota utile anche ad altre Regioni.”