Adesso manca soltanto l’atto formale, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficale, ma anche l’ultimo passo dell’iter burocratico per la Dop (la denominazione d’origine protetta) per il formaggio Strachitunt, è stato ormai compiuto.
Ne dà annuncio il deputato del Pdl Gregorio Fontana che ha dichiarato di avere ricevuto conferma dal ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan riguardo alla firma del decreto di approvazione del disciplinare e del suo invio per la pubblicazione alla Gazzetta Ufficiale, prevista a questo punto come sigillo finale nei prossimi giorni.
Non è stato un regalo di Natale quello della concessione come era stato ipotizzato nel corso dell’audizione pubblica che si è tenuta a Vedeseta a fine ottobre, ma, a questo punto, con ogni probabilità potrà essere un regalo della Befana, eventualmente con soltanto qualche giorno di ritardo.
Come da norma la Dop, sarà inizialmente una «protezione transitoria» valevole per l’Italia, in vista poi di ottenere il definitivo riconoscimento europeo.
In attesa dell’esito della pratica presentata all’Unione europea è anche il Salva Cremasco, che ha già ottenuto la protezione transitoria a livello nazionale con decreto del 3 agosto 2007 (pubblicato poi sulla Gazzetta ufficiale del 14 agosto dello stesso anno, tanto per dare un’idea dei tempi necessari), ma ha avuto un rallentamento dell’iter europeo a seguito di un mutamento del disciplinare. Con il Salva e con lo Strachitunt saliranno a nove le varietà Dop di formaggi prodotte in provincia di Bergamo, affiancando Taleggio, Gorgonzola, Quartirolo Lombardo, Formai de Mut, Bitto, Provolone Valpadana e Grana Padano.
La Dop allo Strachitunt si appresta quindi all’arrivo al termine di un lavoro avviato nel 2002 dal Consorzio Strachitunt. Nel 2010 la produzione del Consorzio, che conta attualmente dieci soci tra produttori di latte, trasformatori e affinatori, si è attestata su circa cinquemila forme, per un totale di circa trentamila chilogrammi di formaggio, anche se il potenziale veniva definito dal presidente del Consorzio Alvaro Ravasio almeno dieci volte superiore: l’ottenimento della Dop dovrebbe essere una spinta alla conoscenza e quindi alla possibilità di commercializzazione. Attualmente la produzione dello Strachitunt da parte del Consorzio avviene in due caseifici: l’azienda agricola Locatelli Guglielmo e la Cooperativa agricola Sant’Antonio.
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