I cittadini devono sapere quante volte i loro deputati hanno votato e in quante sedute sono stati presenti alla Camera. E’ la proposta di Gregorio Fontana, deputato del Popolo delle Libertà. Ecco cosa ha detto il segretario di Presidenza della Camera dei deputati alla “Voce Repubblicana”.
Onorevole Fontana, cosa ha proposto nella riunione dell’Ufficio di Presidenza della Camera che si è svolto giovedì?
“Abbiamo corretto l’impostazione della pubblicità sulla presenza dei parlamentari in aula. Oggi tutti possono verificare come votano giorno per giorno i parlamentari. Ma non è mai stato possibile fare una valutazione consuntiva di queste presenze. Quindi non vi era la possibilità di fare la somma e di verificare le presenze dei singoli parlamentari nel tempo durante la legislatura. Abbiamo corretto questa impostazione dando disposizione agli uffici di mettere on-line le presenze consuntive annuali e dall’inizio della legislatura di tutti i parlamentari”.
Pensa che questo meccanismo di pubblicità delle presenze o delle assenze possa funzionare come incentivo alla presenza dei parlamentari in aula?
“Intanto questa innovazione consente ai cittadini di controllare cosa fanno i parlamentari eletti. Un parlamentare può anche non venire per qualche motivazione politica, però deve assumersene la responsabilità. Il deputato agisce senza vincolo di mandato, ma risponde ai cittadini. E i cittadini – per svolgere la loro funzione di controllo – devono saper conoscere prima di scegliere. E questo è uno strumento che aiuta i cittadini a valutare l’operato dei propri eletti”.
Crede che la Camera dei deputati lavori abbastanza o è necessario – come pensa il Presidente Gianfranco Fini – di aumentare l’orario di lavoro e il numero delle sedute?
“Nella precedente legislatura il lavoro era molto basso e la produttività dell’assemblea era ridotta a causa dell’impasse politica che il Parlamento ha vissuto. In questa legislatura la Camera sta lavorando di più. Credo che oggi sia necessaria una grande opera di riforma dei regolamenti parlamentari che possano rendere più attuale, in termini di impegno politico, il lavoro dei parlamentari. Occorrerebbe lavorare più in commissione e meno in aula. Fare trecento votazioni al giorno in aula è una prassi poco utile per approfondire i temi. Ce ne stiamo occupando nella Giunta del regolamento”.
Che voto darebbe oggi alla Camera per la trasparenza verso i cittadini?
“Ho visto che i radicali hanno proposto un’anagrafe degli eletti. La Camera è all’avanguardia su questo. Oggi – grazie all’impulso del Presidente Fini – abbiamo fatto un passo in avanti facendo sapere ai cittadini quanto sono presenti in aula e come votano i loro rappresentanti. Oggi ci meritiamo un 8. Alla fine della legislatura prenderemo un bel 10”. |